L’8 dicembre 1798 il re Carlo Emanuele IV, sovrano debole e a capo di una nazione ormai allo sfascio economico e militare, abdicava a favore dei francesi. In memoria della battaglia del 7 Settembre 1706 che pose fine all’assedio di Torino il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia commissionò la costruzione della Basilica di Superga. In una resoconto della battaglia inviato a Vienna veniva riportato il valore del Duca di Savoia: « Sua maestà il duca di Savoia ha messo a repentaglio la sua persona non solo per la sua gloria immortale, ma anche per il maggior bene delle causa comune e per il sollievo e la pace dei suoi sudditi e paese, si è esposto intrepidamente al maggior fuoco e vi ha preso parte dall’inizio alla fine, ed ha condotto personalmente i soldati e respinto il Nemico al di là del Po ». E’ mancato al nostro affetto il Generale Luciano Sorrentino. These cookies do not store any personal information. Luigi XIV impose al Duca Vittorio Amedeo II di Savoia l’alleanza fra Francia e Spagna assumendo di fatto il controllo del Ducato di Savoia, di rilevante importanza strategica. Il nostro locale fondato nel 2001 da Vittorino e Fabrizio Zaminato porta un nome importante e pieno di storia ovvero "l'assedio 1706 Turin". Vittorio Amedeo II si trovò davanti a una scelta rischiosa perché in caso di vittoria il Ducato di Savoia avrebbe esteso i propri confini ma in caso di sconfitta sarebbe stato spazzato via dai francesi e con esso anche la dinastia, nonostante i pericoli nell’autunno del 1703 con il Trattato di Torino, Vittorio Amedeo sancì la sua alleanza con gli Asburgo e di conseguenza la guerra contro la Francia. Nella difesa della Cittadella si colloca anche il sacrificio del valoroso Pietro Micca che insieme a un commilitone presidiava uno degli accessi della Cittadella e che tra il 28 e il 29 Agosto fronteggiarono l’ingresso delle truppe nemiche in una delle gallerie della fortificazione. Quella che si verificò nelle campagne fu una vera e propria guerra civile, che non mancò di atti eroici e di infami devastazioni (i francesi rasero al suolo borgo Salsasio, a Carmagnola, e incendiarono gran parte di Mondovì) oltre che di bizzarri personaggi sui quali ancora non si è fatta abbastanza chiarezza: il principale fu senza dubbio Branda Lucioni, maggiore dell’esercito imperiale che, spinto da un ardimento personale, liberò Lombardia e Piemonte a capo di una armata di contadini nominata Massa Cristiana. Con la morte di Carlo II d’Asburgo avvenuta nel Novembre del 1700, si aprì la corsa alla successione. Mercoledì 27 marzo alle 17,30 conversazione con Monsignor Renzo Savarino. In vista dell’imminente assedio, le autorità cittadine rafforzarono il presidio della piazzaforte torinese con oltre 10.000 uomini, mentre per il mantenimento dell’ordine pubblico vennero ampliati i compiti della polizia e della milizia. 1 Nel luglio del 1799 arrivano le truppe francesi a Santo Stefano d’Aveto (Presa d’ostaggi a un mese circa dalla Battaglia della Trebbia) di Sandro Sbarbaro Pu li hiamo al uni do umenti rinvenuti anni fa, dallo s rivente, nell’Ar hivio stori o del omune di Santo Stefano You also have the option to opt-out of these cookies. This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. La Cittadella di Torino fu un’opera fortificata posta lungo la cinta muraria della città, venne commissionata dal Duca Emanuele Filiberto di Savoia nell’intento di ammodernare le difese della città dopo lo spostamento della capitale del Ducato da Chambery a Torino. Il secondo assedio di Mantova ebbe luogo nel 1799, allorché le "repubbliche sorelle" con sede in Italia, dopo la vittoria del 1797, si videro tutte rovesciate da rivolte in parte causati dagli eccessi del Direttorio in Italia, ma anche alimentate da inglesi e austriaci che sfruttarono la contemporanea Campagna d'Egitto intrapresa da Napoleone. Chiunque avesse ereditato il trono avrebbe assunto il controllo della Spagna, dei possedimenti europei e d’oltreoceano. Il museo e l’Associazione Amici del museo Pietro Micca e dell’assedio di Torino del 1706 si uniscono al dolore dei famigliari, onorano e ringraziano il loro Direttore del Gruppo Storico Pietro Micca della Città di Torino dal 2009 a fine 2015. L' assedio di San Giovanni d'Acri (in lingua turca Akka Kuşatması) del 1799 fu un assedio della città murata di Acri, da parte dei francesi, che costituì il punto di … Dopo l’uscita del Duca di Savoia, la difesa della città venne affidata al Feldmaresciallo delle truppe imperiali Wirich Philipp von Daun , nello stesso tempo de La Feuillade lasciò il comando delle operazioni generali d’assedio per inseguire Vittorio Amedeo II e al suo posto subentrò il generale Chamarande. Assedio di Torino 1706.jpg 2,592 × 1,944; 1.2 MB Maria Giovanna Battista Clementi, La Clementina, Portrait of Victor Amadeus II of Savoy, during the siege of Turin (1706), Reggia di Venaria (from Castle of Racconigi).jpg 800 × 1,639; 231 KB Quel giorno nel Duomo fu celebrato un Te Deum di ringraziamento. 21 b8: L'assedio di Torino, 14 maggio - 7 settembre 1706. nicola zotti. So che in tale occasione S.A.R. Proseguendo nella navigazione ne accetti l'utilizzo. Con queste parole il Principe Eugenio definì la condizione del nemico: Il 5 Settembre a Pianezza venne intercettato un convoglio di rifornimenti diretto al campo francese e questo evento fu molto importante nelle sorti della guerra. Il Principe Eugenio e le truppe prussiane guidate dal Principe Leopoldo I di Anhalt-Dessau sfondarono l’ala destra dello schieramento francese, l’attacco su questo lato si rivelò più complicato del previsto e solo dopo diversi tentativi le armate francesi (ormai prive di munizioni) cedettero. Egli sottovalutò la minaccia di Branda Lucioni, e quando gli imperiali di Suvorov arrivarono sulla collina torinese, egli non aveva preparato alcuna difesa efficace. Immagini Descrizione; Mantova - assedio austro-russo (1799)-> 1 soldo Dritto: Fascio con scure sormontato da berretto frigio tra rami. Relazione di quanto occorse sotto Torino IL 26 maggio 1799: pag: III: Ordine della città di Torino per l’illuminazione ... Avviso del Governo di Torino per la diserzione di due Palafrenieri al servizio del Treno d’Artiglieria Imp. Il Branda, ricordato spesso come un brutale brigante ma che in realtà era un abile stratega, preoccupato della stabilità dei popoli liberati, fu protagonista dell’assedio di Torino, sfinendo con i suoi contadini i francesi che difendevano la cittadella. Media in category "Siege of Acre (1799)" The following 12 files are in this category, out of 12 total. Verso: UN SOLDO DI MILAN' su quattro righe in un cerchio di perline. Assedio austro-russo (1799)-> V soldi di Milano Dritto: ASSEDIO DI MANT •AN •VII •R • Fascio repubblicano in palo, munito di scure sulla sinistra e sormontato da berretto frigio. Fu un atto forzato, che il sovrano non mancò di denunciare presso le corti europee; ma, ormai, era compiuto, e i giacobini erano diventati padroni degli Stati di terraferma del regno di Sardegna. Bibliografia. Scopri tutto ciò che Scribd ha da offrire, inclusi libri e audiolibri dei maggiori editori. L’Assedio di Torino del 1706 avvenne durante la Guerra di Successione Spagnola, coinvolse il Ducato di Savoia e la sua capitale che venne assediata per molti mesi. La fortezza poteva contare su un ampio sistema di gallerie detto di “contromina” che avrebbe garantito il controllo del sottosuolo ai piedi della fortezza, impedendo all’assediante di entrare agevolmente. Croquis du Siège de Saint Jean d'Acre tracé par Napoléon à S.te Helène pendant qu'il dictait ses mémoires. Intorno ASSEDIO DI MANTOVA A • 7 R •. Nonostante le imponenti difese gli effetti dell’assedio cominciarono a pesare sulla tenuta della città, fu così che il 17 Giugno Vittorio Amedeo II alla testa di 4.000 cavalieri lasciò Torino per allontanare il maggior numero di soldati nemici dall’assedio della capitale. These cookies will be stored in your browser only with your consent. Fiorella, sicuro delle difese della città, fu sorpreso mentre pranzava al Cafè ‘d Catlin-a, vicino all’attuale piazza Solferino. Senza esitare innescò la miccia e fuggì rapidamente ma il barilotto di polvere da sparo scoppiò quasi subito e Micca rimase travolto dall’esplosione. I piemontesi si erano frattanto ribellati energicamente contro i francesi, visti non come “liberatori” (i giacobini amavano definirsi, sfacciatamente, come i liberatori dei popoli, comportandosi in realtà peggio dei precedenti regimi, compiendo saccheggi e brutalità insopportabili) ma come insopportabili tiranni. Il Maresciallo Vauban che non partecipò fisicamente all’assedio (il piano venne ideato nel 1705 su richiesta di Luigi XIV) scrisse una lettera di disapprovazione riguardo all’operato del Generale La Feuillade. Tuttavia, la festa fu di breve durata: Fiorella, che si era salvato a stento dai cosacchi, si era rintanato nella cittadella e aveva preso a bombardare Torino, seminando il panico. Guarda le traduzioni di ‘Assedio di Torino del 1706’ in inglese. 1706 Relazione dell’assedio, della difesa e liberazione di Torino dall’esercito francese Questo manoscritto anonimo sull’assedio di Torino nel 1706 è stato redatto intorno alla metà del XVIII secolo, sotto il regno di Carlo Emanuele III. Eugenio di Savoia, condottiero al servizio delle truppe imperiali convinse il cugino Vittorio Amedeo dell’opportunità di un’alleanza con gli Asburgo che in caso di vittoria nella Guerra di Successione Spagnola avrebbero ceduto al Ducato di Savoia i territori del Monferrato, una parte della provincia di Novara, parte della Lomellina e della Valsesia. Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. Nei mesi che precedettero l’attacco francese vennero rinforzate tutte le difese cittadine, estendendo in modo capillare il sistema delle gallerie di contromina. La condizione spirituale“ allestita al Museo Pietro Micca dal 13 marzo al 30 aprile 2019. Il 14 Maggio del 1706 le truppe franco-spagnole composte da circa 44.000 uomini si disposero di fronte alla fortezza, il Marchese Sébastien le Prestre de Vauban, Maresciallo di Francia ed esperto ideatore di tecniche d’assedio visto l’imponente sistema di gallerie contromina avrebbe preferito realizzare un attacco laterale alla città, tuttavia il Generale La Feuillade al comando delle operazioni militari disattese il piano ideato da Vauban. Per impedire ai francesi di avanzare ulteriormente decisero di far crollare la galleria con della polvere da sparo. Lo scontro decisivo avvenne il 7 di Settembre, quando le truppe austro-piemontesi sferrarono l’attacco contro il nemico. A inizio secolo XVIII, in occasione di una situazione storica di estrema gravità, cioè l’assedio gallo-ispanico alla città di Torino (1706) nel corso della guerra di successione spagnola (1700-1714), troviamo il primo testo piemontese scritto del secolo, cioè il poema epico L’Arpa discordata del sacerdote Francesco Antonio Tarizzo. A fine Agosto le truppe imperiali raggiunsero il Piemonte e il Principe Eugenio incontrò Vittorio Amedeo II a Villastellone nei pressi della capitale sabauda. Tarizzo, Antonio Francesco, Ragguaglio istorico dell'assedio, difesa, e liberazione della città di Torino, per Gio.Battista Zappata, Torino 1707 Vai al testo digitalizzato Solaro, Giuseppe Maria [conte della Margherita], Journal historique du siége de la ville et de la cittadelle de Turin en 1706, chez Pierre Mortier, A Amsterdam 1708 L’Assedio di Torino del 1706 avvenne durante la Guerra di Successione Spagnola, coinvolse il Ducato di Savoia e la sua capitale che venne assediata per molti mesi. La storia del Piemonte è in genere assai poco conosciuta se non per alcuni fatti entrati nella leggenda o nell'iconografia. Le truppe francesi non poterono far altro che ripararsi nelle loro trincee. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. Una curiosità: la facciata del palazzo prospiciente la piazza ha conficcate sulla sua superficie tre palle di cannone, "dono" di … I francesi persero circa 6.000 uomini mentre le truppe austro-piemontesi ne lasciarono sul campo 3.000, Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio di Savoia entrarono vittoriosamente nella città di Torino ormai libera. 0 Reviews. Ridicole votazioni si tennero nei principali paesi della regione, con esiti ovviamente scontati; l’annessione del Piemonte fu però breve, perché già si profilava all’orizzonte l’astro diAlexander Suvorov, generalissimo russo che era stato messo a capo dell’esercito alleato contro la Francia: egli avrebbe guidato le truppe in marcia sull’Italia, e la sua avanzata fu inarrestabile; in pochi mesi, Suvorov era alle porte di Torino. Torino, 26 maggio 1799: l’esercito autro-russo fa il suo ingresso nella città, cacciando il presidio francese che lo teneva. In questa contesa diventò particolarmente importante il territorio del Ducato di Savoia che posto tra la Francia e i possedimenti spagnoli in Lombardia costituiva il corridoio di collegamento tra gli alleati franco-spagnoli. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. I giorni confusi di quel maggio di tanti anni fa sono stati in gran parte dimenticati. Gli approvvigionamenti idrici furono garantiti in parte dai pozzi cittadini e in parte dal “Cisternone” della Cittadella, per quanto riguarda i viveri ci si affidò alle cascine appena fuori della città o ai piccoli orti cittadini. La nuova alleanza fra Luigi XIV e il nipote Filippo di Borbone ruppe gli equilibri europei provocando forti tensioni che si trasformarono ben presto in un conflitto armato, passato alla storia come Guerra di Successione Spagnola che terminerà solo con i tratti di Utrecht del 1713 e Rastadt del 1714. L’assedio si protraeva ormai da molto tempo e a Torino si attendeva con ansia l’arrivo del Principe Eugenio di Savoia. docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà Teologica di Torino. L’artiglieria francese continuò a bombardare duramente la città che ben presto si ritrovò isolata a causa del blocco degli approvvigionamenti, la situazione peggiorò ulteriormente quando cominciò a scarseggiare anche la polvere da sparo e l’artiglieria piemontese dovette così limitare l’uso dei cannoni. L’opera fortificata realizzata a Torino venne considerata una delle migliori mai costruite in Europa. Fu un attimo: i torinesi aprirono la porta di Po, consentendo l’ingresso in città ai cosacchi e ai “branda”, come erano popolarmente chiamati gli uomini del Lucioni. Dario Gariglio. Anzi, essi meritano di essere rivalutati, insieme ai loro protagonisti. Il Duca de La Feuillade su richiesta di Luigi XIV offrì a Vittorio Amedeo la possibilità di lasciare liberamente la città per evitare i bombardamenti o di fornire la posizione dei suoi alloggi affinché non venissero colpiti (Re Luigi ordinò che non si mettesse a repentaglio la vita del sovrano nemico) ma Vittorio Amedeo si rifiutò, pronunciando queste parole: «Il mio alloggio è là dove la battaglia è più furiosa». In occasione del trecentesimo anniversario dell'assedio francese alla capitale sabauda, l'opera di Gariglio si propone di sollevare la spessa coltre di polvere accumulatasi sull'evento che cambiò le sorti della guerra di Successione di Spagna. L'assedio di Cuneo del 1799 fu un episodio importantissimo per la storia della città dato che Cuneo si trova “or non più difesa dai cittadini per Savoia, ma da stranieri contro stranieri”, come scriverà quasi un secolo dopo Ferdinando Gabotto nella sua ‘Storia di Cuneo’. 11 Genius Cooking Hacks I Wish I Had Known Earlier in Life, 20 Realistic Micro-Habits To Live Better Every Day, The Elites Have Set the Stage For the Greatest Economic Crisis In Modern History, All the businesses cutting ties with the Trump Organization, How Two South Korean Companies Have Managed to Terrify Ford, VW and the Biden Administration, 7 signs you’re rich, even if it doesn’t feel like it. Anche perché le lotte e le passioni politiche dei realisti e dei giacobini del 1799 sono poi le stesse che animano in gran parte il mondo contemporaneo. Dell'assedio di Torino e della battaglia che lo concluse si ricorda per esempio la morte di Pietro Micca in una galleria sotterranea della cittadella o la salita a Superga di Vittorio Amedeo II e del principe Eugenio che guardano dall'alto la città assediata. È una pagina relativamente poco nota della storia torinese, messa in ombra forse da una storiografia successiva, che ha esaminato l’epopea napoleonica trascurando spesso volontariamente gli episodi che hanno segnato la sconfitta dell’esercito dei “liberatori” francesi, eredi … L'Assedio di Torino del 1706 fu uno degli eventi più importanti di tutto l'ottocento europeo. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience. Luigi XIV, il re Sole, aveva un unico obiettivo nello scenario politico europeo e mondiale: rompere l’equilibrio tra potenze per affermarsi come solo dominatore, incontrastato e incontrastabile. Torino, 26 maggio 1799: l’esercito autro-russo fa il suo ingresso nella città, cacciando il presidio francese che lo teneva. Tra il 13 e il 14 Agosto, i francesi nonostante le numerose perdite riuscirono ad aprire una via d’accesso nella fortezza ma quando i piemontesi se ne accorsero fecero esplodere il cunicolo che era stato aperto bloccando nuovamente la strada al nemico. L'assedio di Torino (1627) fu la prima battaglia combattuta dall'impero Romano nella guerra dei 30 anni e vide infrangere la possibilità per la Normandia di sconfiggere l'impero Romano come nella guerra dell'alleanza di ferro.. ANTEFATTO. Tempo di lettura: 2 minuti Pietro Micca, l’eroe di Torino. Questo sito utilizza cookies, anche di terzi, per migliorare l'esperienza di navigazione e veicolare messaggi pubblicitari personalizzati. Assedio di Torino 1706 by luca.valzano. Il progetto fu affidato all’architetto Francesco Paciotto da Urbino mentre i lavori di realizzazione della fortezza iniziati nel 1564 videro impegnati circa duemila uomini sotto la guida del generale Nicolis di Robilant, esperto di difese sotterranee. alcune palle di cannone risalenti ad allora sono ancora conficcate negli edifici cittadini, memoria di quando sopra Torino fischiavano le cannonate delle truppe francesi che, arroccate nella Cittadella, tiravano su quelle austro-russe ormai giunte in città in soccorso dei partigiani piemontesi. Volete far parte della community e discutere con tanti appassionati come voi? Le gallerie erano realizzate su più livelli e in caso di necessità parte di esse potevano essere fatte crollare per sbarrare l’accesso al nemico. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. Ho preparato il video in previsione di una visita al Museo Pietro Micca di Torino, per spiegare ai ragazzi come avvenivano gli assedi del XVI e XVII secolo. TORINO (To), Nord tav. Mentre il resto delle armate imperiali si dirigeva al centro dello schieramento francese, il Generale Filippo II d’Orléans ordinò alla propria cavalleria di muoversi, ma si ritrovò di fronte alle unità di cavalleria del Principe Eugenio supportate da quelle di Vittorio Amedeo II che vanificarono l’attacco. Suvorov mandò a dire al Fiorella che il suo comportamento violava ogni legge internazionale in materia bellica, e il generale, rassegnato, si preparò ad un assedio con esito facilmente prevedibile: gli imperiali, con facilità, si impadronirono della cittadella quando Fiorella si arrese. La dimensione religiosa durante l’assedio … BLU Edizioni, 2005 - History - 246 pages. cènes historiques 1789-1799.jpg 4,686 × 2,380; 909 KB Ma non solo Suvorov. I mesi che seguirono videro la nascita della repubblica piemontese, uno stato fantoccio che ben presto venne soppresso dai francesi, che annessero il Piemonte (o, per usare l’enfatico gergo dell’epoca, “riunirono” il Piemonte alla Gran Nazione). La storia ufficiale riprende la sua narrazione dal 14 giugno 1800, la data di Marengo; eppure, nel maggio e nel giugno 1799 tali e tanti furono gli atti di eroismo che è ingiusto relegarli in una parentesi della storia. Se l’Italia esiste per come la conosciamo noi, infatti, non è opera solamente dei protagonisti del Risorgimento.. È bene fare un passo indietro nel tempo e conoscere colui che salvò Torino e il Ducato di Savoia dall’assedio dei franco-spagnoli del 1706. Torino reca anche le tracce di un altro, meno noto, assedio: quello del 1799, in piena epoca rivoluzionaria. Con la morte di … Il 2 Settembre del 1706 Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio sulla collina di Superga (da cui è possibile osservare l’intera città di Torino) concordarono i piani per contrattaccare i francesi. Mantova - assedio austro-russo (1799)-> 5 soldi Dritto: Fascio repubblicano in palo, munito di scure sulla sinistra e sormontato da berretto frigio. 1706, l'assedio di Torino. Il Duca Vittorio Amedeo II promuovette la coniazione di monete … La Cittadella per i suoi approvvigionamenti idrici poteva contare sul cosiddetto “Cisternone” un pozzo a doppia rampa elicoidale che attingeva l’acqua direttamente dalla falda, permettendo alla Cittadella di resistere anche a lunghi periodi d’assedio. Le truppe francesi ormai stremate dalla battaglia e prive di rifornimenti non riuscirono più a tenere testa alle armate austro-piemontesi e in breve tempo cedette anche l’ala destra dello schieramento, per i francesi non rimase altra alternativa che la ritirata. Vennero effettuati ulteriori interventi sulla Cittadella ai quali contribuì una parte numerosa della popolazione. È una pagina relativamente poco nota della storia torinese, messa in ombra forse da una storiografia successiva, che ha esaminato l’epopea napoleonica trascurando spesso volontariamente gli episodi che hanno segnato la sconfitta dell’esercito dei “liberatori” francesi, eredi della rivoluzione dell’89. Verso: Anepigrafe Nel campo: SOLDI DI MILANO V su quattro righe entro corona di alloro. Guarda gli esempi di traduzione di Assedio di Torino del 1706 nelle frasi, ascolta la pronuncia e impara la grammatica. Sono un grande appassionato dell'assedio di Torino del 1706. Decisero di muovere il grosso delle truppe di fanteria e una parte di quelle di cavalleria nella zone a nord-ovest della città, aggirando così il nemico. Grazie ad Andrea di Biella ! A capo della cittadella di Torino era posto Pasquale Fiorella, generale còrso di dubbio valore militare. I russi piazzarono alcune batterie di cannoni al Monte dei Cappuccini, e tirarono alcune palle sulla città. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. “Torino e l’assedio 1706. Nei giorni successivi i granatieri francesi tentarono nuovamente di entrare nelle gallerie che conducevano alla fortezza ma ancora una volta vennero respinti dalle truppe sabaude, che tuttavia persero 400 uomini.
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