L'inizio della sua avventura in viola appare promettente ma ben presto, complici alcuni problemi al ginocchio, Leandro fatica a confermarsi. Strappato alla concorrenza di Aston Villa e Villarreal per quasi 2 milioni di euro, Matusiak si presenta nel modo più sbagliato descrivendosi come un mix tra Van Basten e Ibrahimovic. Gioca appena cinque partite e segna il suo unico goal italiano su calcio di rigore contro il Siena nell'ultima giornata di campionato, con la Reggina già sicura della retrocessione. Cresciuto a pane e tulipani nel Willem II, il nostro Jean-Paul matura e diventa un giocatore di tutto rispetto al Feyenoord, con cui conquista campionato e Supercoppa nel 1999 da grande capitano. E' la Roma a puntare su di lui nel 2007, ma dopo un anno avaro di soddisfazioni passa in prestito al Pisa. Stagione 1997-98, il Napoli è in affanno e rischia la retrocessione. Il club di Pozzo fu condannato a pagare una multa (poi dimezzata) di 3 miliardi delle vecchie lire, mentre a Warley fu commiata una squalifica (poi dimezzata anche quella) di 12 mesi. Serie A 2020/2021 - Tutti gli allenatori. Concluderà la stagione con sole 4 presenze prima di tornare alla Sampdoria ed essere rispedito immediatamente in Inghilterra, lì dov'era stato eletto calciatore più bello del mondo (tanto che ha sfilato per Dolce&Gabbana) e dove parallelamente al calcio faceva anche il dj. Oggi, a 29 anni, gioca nel Karlsruhe in Zweite Bundesliga. Nato grazie all'unione tra un macellaio pugliese e una bella lady inglese negli anni '70, Daniele diventa presto Danny e grazie all'aiuto del padre e del bomber Les Ferdinand si guadagna un posto in Premier League al QPR. Il bilancio della sua prima e unica stagione con la Roma è di 22 presenze e 8 goal in tutte le competizioni, tra cui quello nella finale di ritorno di Coppa Italia persa contro l'Inter. Dopo due stagioni in prestito tra Aston Villa e Rayo Vallecano, lo scandalo passaporti lo travolse e fu costretto a tornare in Argentina. Dopo l'esperienza in Germania, Wome torna in patria dove ha appeso gli scarpini nel 2013. Il giocatore finisce però al Modena in Serie A ma prima Malesani e poi Belotto gli concedono poco spazio. Milton Caraglio, detto 'El Tanque' proprio come Denis, dopo i tanti goal messi a segno con il Rosario Central e il Rangers de Talca, infatti, approdò in Italia e fu accolto come il 'Salvatore della patria' a Pescara. Ma è la stagione 2010/11 che Strasser vive il suo periodo migliore in rossonero: fa il suo esordio in Champions e segna anche il suo primo goal in Serie A al Sant'Elia contro il Cagliari, tra l'altro decisivo. Arrivato in Italia nel 1998, quando l'Udinese lo prelevò dalla Danimarca, Bisgaard rimase in Friuli per tre stagioni senza mai lasciare il segno e mettendo insieme appena 36 gare in Serie A. In Italia, l'attaccante svizzero giocherà soltanto 9 spezzoni di gara, senza mai andare a segno. Il risultato è assolutamente disastroso, Vampeta giocherà appena 8 partite in stagione, non riuscendo mai a dimostrare nemmeno un briciolo di quelle qualità intraviste in due buone partite di Copa America disputate nell’estate 2000. In viola, però, Savio si rivelerà un clamoroso flop: 0 presenze per lui prima della cessione. Difensore roccioso, le sue buone prestazioni con la maglia dell'OM attirano l'attenzione dei top club italiani. Lui è molucco, non capisce una parola. Il Milan 97/98 è un discreto serbatoio di bidoni, cosa inusuale per una formazione di Capello. Tuttavia, Rabusic non imparò proprio nulla da Toni e lo certificano i suoi numeri: 4 presenze e nessuna rete in Serie A. Rabusic iniziò così a girare in prestito tra Perugia e Crotone in Serie B, riuscendo a segnare appena un goal in Coppa Italia. Fish trovò continuità solo in Inghilterra, con la maglia del Charlton, prima di finire la carriera allo Jomo Comos nel 2007. Nel 2013 approda in Lettonia, al Daugava, dove trova la sua dimensione. Tutti sognano di poter giocare nel Milan se ce l'ha fatta lui, anche se per Esajas il sogno dura appena 12 mesi: chiuderà la carriera al Lecco prima di far perdere nuovamente le sue tracce. Finisce così in Grecia, dove tutt'oggi milita con la maglia dello Xanthi. Dalla povertà del Ghana ai milioni in Germania e in Italia. Intanto suo nipote Maxen è diventato professionista col PSG. Nel 2016 è stato infatti lui il portiere a compiere più parate nel campionato spagnolo e nella stagione 2017/18 ha guidato il Betis alla qualificazione in Europa League, fino ad attirare all'Atletico Madrid dove attualmente è il secondo di Oblak. Sembra essere l'ennesimo grande colpo dei Pozzo, l'ennesima grande plusvalenza. Il Liverpool lo presta all'Olympiacos, dove si laurea campione di Grecia. Quando sei abituato a galoppare con i tuoi cavalli nella pampa argentina e da grande sei destinato a fare il 'gaucho', è quasi una forzatura provare a intraprendere una carriera da calciatore. Le prime stagioni non male, poi il brasiliano viene girato in prestito all'Inter e da lì in poi inizia inesorabilmente il suo declino. Il suo nome inizia a circolare e per lui arriva addirittura la chiamata della Juventus. bidoni serie a anni 2000. Quel che accade nel 2001/2002 macchierà però per sempre la sua esperienza italiana, etichettandolo come bidone, colpevole, capro espiatorio. Oggi, dopo 23 anni di carriera, ha annunciato ufficialmente il suo ritiro. Reduce da una buona stagione con la maglia del Portsmouth, avrebbe dovuto garantire muscoli e una maggiore esperienza internazionale al centrocampo azzurro. Nato a Plzen, David Limberský muove i suoi primi passi proprio nel Viktoria. In maglia rossoblù parte subito forte, andando persino in goal al debutto contro la Roma con una splendida rete su punizione. Tra infortuni e una condizione fisica precaria, il tedesco ha racimolato appena tre presenze in un'intera stagione, per un totale di 248 minuti giocati. A Roma non capiranno mai se si chiamasse Braian, Brayan o Brian e soprattutto non lo vedranno mai giocare. In maglia bianconera non riuscirà però mai a mettersi in mostra, svolgendo al massimo il ruolo di terzo portiere. Dopo aver fatto vedere grandi cose con la Primavera, vincendo la Coppa Italia, sembrava finalmente pronto al grande salto in Serie A e il suo nome ha iniziato a comparire tra i convocati della prima squadra nerazzurra. Appena 2 goal nella stagione successiva culminata con l'incredibile retrocessione della Cremonese in C1. Tornato al Parma, Belfodil vive la stagione più tribolata in Serie A degli emiliani, quella del fallimento. Nel 1996 vive una Coppa d'Africa da protagonista che gli valse un contratto in Italia, all'Udinese. Centurion collezionò soltanto 12 presenze nella sua prima e unica stagione in Italia, senza ovviamente segnare nessun goal e nessun assist. Da lì, dopo un anno in nerazzurro, viene girato in prestito alla Real Sociedad prima e proprio al Parma poi: in ques'ultima avventura, si rompe il crociato e viene restituito all'Inter. La Juventus lo cede allo Standard Liegi, che dopo pochi mesi è costretto privarsene a causa di un'indagine sulla presunta irregolarità del trasferimento. Col club è rottura totale e Montano torna a Parma. Con uno dei tanti soprannomi curiosi per i calciatori, viene chiamato il ramarro, per la sua rapidità nei movimenti. Nel mercato di riparazione della stagione 2010-2011, un Bari in evidenti difficoltà di classifica si aggiudica l'attaccante norvegese. Rientrato a Udine, è lo Zamalek a riportarlo in patria. Torna al giocare al Viktoria Colonia, sempre in Germania, ma lì ruba un orologio dagli spogliatoi ad un compagno e viene licenziato. Sembra l'inizio di un'ascesa che, però, non avverrrà mai: Zahavi conclude la stagione con appena due reti all'attivo e, nell'estate successiva, si fa male al ginocchio. Due anni dopo la favola del Bochum termina con la retrocessione, ma Gulunoglu riesce a strappare un contratto in Serie A con la Roma. Nell'estate del 2007 passò in prestito al Siena, per restarci però appena sei mesi prima del trasferimento in Portogallo allo Sporting. La Serie A, campionato di grandi campioni, eterne promesse e tanti bidoni. L'anno dopo passò al Gallipoli e poi al Varese, prima del trasferimento in Russia all'Anzhi. Uno di loro è Gresko, reduce da un triste anno al Bayer Leverkusen, nel quale ha perso il campionato all'ultimo momento, dopo essersi messo in mostra nella natia Slovacchia. Peccato che chi l'ha acquistato si è ritrovato ad imprecare a febbraio per la sua cessione al Velez dopo un solo goal realizzato in 14 presenze. Nell'estate del 2014, il Milan decise di scommettere su di lui, ma per gran parte della stagione Van Ginkel rimase un oggetto misterioso. Oggi, a 33 anni, è finito addirittura nella squadra riserve del San Paolo. Ha chiuso la carriera al Mons in Belgio e oggi lavora dietro a un bancone preparando caffè. Si tratta del primo israeliano nella storia del Palermo, del secondo nella storia della Serie A. Il 28 luglio debutta nel preliminare di Europa League, mentre il suo esordio in Serie A è datato 18 settembre, nel finale di Atalanta-Palermo. Appena 19 presenze in 3 stagioni in biancoceleste, poi l'addio. In due stagioni al Catania collezionò sette presenze tra campionato e Coppa Italia, riuscendo tuttavia a segnare il suo primo e unico goal in Serie A nella vittoria per 3-1 sulla Sampdoria al Massimino. Aliyu viene mandato in prestito a Monza e Siena, ma è troppo leggero per lasciare il segno. Ha chiuso la carriera appena un anno fa nel Podbrezová, con una Coppa di Germania nel palmares e tre grandi delusioni, che hanno affibiato a Gresko l'etichetta di eterno secondo. Cresciuto nel florido settore giovanile del Lione, approda in Serie A nel gennaio 2012 e vive una mezza stagione non certo esaltante la Bologna. Nella seconda squadra della Catalogna 'El Pelat' trova la sua dimensione e in nove stagioni conquista una Coppa del Re e una finale di Coppa Uefa, diventando una bandiera del club. Il Milan, nel corso della sua gloriosa storia, ha accolto tanti fuoriclasse brasiliani, dal Brasile però è arrivato anche chi, come Felipe Mattioni, in rossonero non ha lasciato traccia. Appena due le presenze con la squadra emiliana in Serie A, una delle quali nella vittoria per 4-2 all'ultima giornata sul Milan futuro campione d'Europa. Un altro errore contro il Brescia, poi in un Inter-Empoli, Tavano lo irride e offre a Rocchi il goal-partita nel recupero. 0. Provò quindi l'esperienza da allenatore in Sudafrica, ma durò solo 4 mesi. La sua carriera da calciatore termina nel 2011 all'All Boys, la squadra che l'aveva lanciato verso l'Europa. In totale ha giocato appena 11 partite, segnando il suo unico goal in Serie A contro la Juventus in quella che fu la migliore partita giocata con l'Inter. Dopo le non brillanti esperienze all’Everton e al Doncaster, torna in patria per vestire le maglie di di Boa Esporte, Veranopolis, Juventude. Marin lasciò Firenze nel gennaio dello stesso anno per trasferirsi all'Anderlecht, ma anche in Belgio si rivelò un flop e i tifosi della Fiorentina che accusarono Montella di non avergli mai concesso una chance si dovettero ricredere. Anche Farinos sbarca nel Belpaese, acquistato dall'Inter per 36 miliardi di lire nell'estate del 2000. La sua storia, però, è corredata di episodi extra-calcistici davvero surreali: a Firenze, ad esempio, si fece notare più per le sue notti brave che per le sue qualità tecniche. Il suo debutto è disastroso, dura appena 35', fino al momento della sua sostituzione con Ilicic. E le cose a Napoli non cambiarono, visto che Reveillere venne impiegato appena 18 volte in tutta la stagione. Oggi è nella giuria di 'The Victorious', un reality arabo incentrato sul calcio. L'anno dopo è un disastro: il grande Magallanes gli frega il posto, Franco realizza soltanto un goal in 6 presenze e retrocede mestamente in Serie B. Rimane al Torino fino al fallimento nel 2005, prendendosi il lusso di segnare cinque reti in Coppa Italia. Messosi in luce con la maglia dello Sporting Lisbona, il portoghese approda a Brescia nel gennaio 1995, fortemente voluto da mister Lucescu. Sicuramente se lo ricorderanno i tifosi della Fiorentina che, nell'estate del 2004 accolsero con entusiasmo l'arrivo di Javier Portillo in viola. In America, Formica conquista la 'Champions League della Concacaf' che gli permette di partecipare anche al Mondiale per Club 2014. Bidoni, meteore, pacchi clamorosi e grandi nomi che in Italia hanno fallito miseramente. Benitez gli concede due presenze in Champions League, ma Leto non ottiene il permesso di lavoro ed è costretto a lasciare l'Inghilterra. Nel 2012 il passaggio al Bra, in Serie D, dove riesce a mettere a segno 23 goal decisivi per la promozione in Lega Pro del club piemontese. Si è preso anche la soddisfazione di segnare due goal in Europa League ed attualmente è il capocannoniere del campionato con 8 reti messe a segno in 15 partite. Protagonista assoluto con la Universidad de Chile di Sampaoli, vincitrice della Copa Sudamericana, arriva alla Sampdoria nel gennaio del 2013 dopo la candidatura a 'Calciatore dell'anno in Sudamerica' . L'austriaco inizia a girovagare in prestito in Germania tra Kaiserslautern e Francoforte, prima di trasferirsi a titolo definitivo al Fortuna Dusseldorf. L'annata di Dalmat è però contraddistinta da appena 7 presenze ed 1 goal, realizzato in occasione di un Lecce-Perugia, terminato 1-2 per gli umbri. Lasciata la Pinetina dopo un solo anno, Castaignos ritrova goal e fiducia al Twente: in 114 presenze realizza 42 reti e si guadagna la chiamata dell'Eintracht Francoforte in Bundesliga. Darko è smarrito, non si ritrova neanche in Germania, a fine anno rientra alla base e fallisce anche l'ultima chance concessagli dall'Inter: 7 apparizioni e 2 goal nel '94/95, ora basta. L’asso montenegrino riportò la rottura dei legamenti del ginocchio e fu costretto ad un lunghissimo stop. E' l'inverno del 2013 e a dirigere il mercato rosanero c'è proprio quel Pietro Lo Monaco che da sempre lo cercava. Con la maglia dell'Emelec, club ecuadoriano, riesce ad ottenere una media-goal superiore ad uno a partita. In Sicilia Yanagi segna un goal, in Coppa Italia all'Acireale, ma in campionato fallisce ancora e non è una consolazione il fatto che l'amico-bidone Ogasawara faccia peggio di lui. Si trasferisce in Svezia, al Djurgardens, prima di tornare in patria, all'Orlando Pirates. Non proprio esaltante. Tuttavia dopo gli ottimi propositi iniziali col Milan non vede mai il campo. Così Penedo finì ai margini della rosa, fino all'addio definitivo nell'estate 2006. Turbo Carr correva i 100 metri in poco più di undici secondi, ma tecnicamente (in tutta onestà) era davvero scarso. La stagione successiva andrà ancora peggio: 0 presenze e, a gennaio, le valigie: Tapia torna in patria, al Colo Colo. Dopo aver vissuto un paio di stagioni in Cile, Tapia calca i campi della Ligue 1 con il Lille, poi va in Brasile, al Cruzeiro e in Svizzera, al Thun. Nell'estate del 1996 gli scaligeri puntano su di lui, ma nonostante di concorrenza ne abbia ben poca, Reinaldo non riesce a convincere Gigi Cagni il quale, dopo averlo mandato in campo nei minuti finali del match d'esordio contro il Milan (perso dall'Hellas per 4-1 nel giorno del super-goal di Weah) non gli farà mai più vedere il campo nemmeno per un minuto. Attualmente fa parte dello staff tecnico della Nazionale svedese. L'ultima maglia indossata da Leandro sarà proprio quella 'rubronegro' della squadra di Zico. Nel suo unico anno all'Inter giocò 26 partite segnando una sola rete, all'esordio. In mezzo anche una breve esperienza con la Nazionale olandese, impreziosita da un goal in amichevole contro il Brasile di Ronaldo. Ma come ha fatto allora O'Brien ad essere eletto miglior giocatore della Juventus nel 1999? Nel 2013 salutò Catania per trasferirsi in Spagna, all'Hercules, poi arrivò il trasferimento al più blasonato Real Saragozza prima di cambiare nuovamente maglia la stagione successiva con il trasferimento al Ponferradina. Chiuso da un altro nuovo acquisto, Kluivert, lo spazio per lui è poco ed il suo primo goal arriva soltanto ad ottobre: è il goal-partita di un Empoli-Milan. Diventerà un protagonista anche qui". All'Olimpico contro la Roma, infatti, si rompe la rotula del ginocchio sinistro ed inizia un infinito calvario. Ancelotti si convinse a portarlo nel suo Parma dopo averlo visionato alle Olimpiadi, dove conquistò la maglia di bronzo col Brasile. Dopo essersi imposto con le maglie di Spartak Mosca e Lokotiv Mosca, approda in Italia presentato come uno dei migliori portieri del Mondo. Invece si rivela un bidone colossale, assolutamente inadatto al livello della serie A, e sorge il dubbio che l’interessamento juventino fosse solo una tattica per alzare il prezzo. Torna così in Spagna, al Cordoba, ma il suo girovagara riprende subito: prima l'Aston Villa, poi il Rayo Vallecano, adesso il Paok. A gennaio 2020 è tornato alla Sampdoria e il suo futuro è tutt'altro che definito. Tornato alla Fiorentina, ebbe giusto il tempo di segnare un goal alla Juve Stabia in Coppa Italia prima di essere ceduto nuovamente in prestito al Novara, dove trovò finalmente la sua dimensione con 9 goal segnati in 16 presenze. E non in Italia. Brillante giocherà appena altri quattro minuti (contro l'Inter) fino a gennaio, quando si trasferisce in prestito all'Empoli di Maurizio Sarri. La sua parabola discendente, però, è ormai compiuta. L'avventura al Napoli si conclude al termine della stessa stagione nella quale Hoffer era stato acquistato. Kuffour chi? Nel 2007 ha fatto marcia indietro ed è tornato in campo con l'Enkopings, una squadra della sua Svezia. Che in bianconero riuscirà a collezionare soltanto 55 minuti tra campionato e Champions League, distribuiti in tre partite. Il suo nome è Fabian Carini, gioca nel Danubio, e convince gli osservatori della Juventus che, nell'estate del 2000, lo porta in Italia immaginandolo come erede del deludente Van der Sar. Dopo l'unica annata italiana, Keller torna in patria dove veste la maglia dello Stabaek, prima di provare l'avventura in Turchia con il Kasimpasa. Nel 2005, a causa di una serie di problemi a un ginocchio, ha lasciato il calcio a soli 31 anni. La Serie A, quella ungherese, l'ha riabbracciata nel 2014 con il trasferimento al Videoton. Veste anche la maglia del Monaco, prima di vivere un'esperienza in Danimarca. Dopo tanti anni a vivacchiare in Challenge League con le maglie di Servette e Wil, nell'agosto 2018 annuncia il ritiro (definitivo?) Mateo arriva a in Puglia nell'estate del 2000, praticamente in contemporanea col connazionale Aldo Pedro Osorio (nella foto è assieme a lui e a Vugrinec): deluderà il primo, deluderà anche il secondo. In panchina c'era Benitez, che lo aveva avuto anche al Valencia, con risultati non certo entusiasmanti. Qualche lampo, 4 goal, ma tanta discontinuità. Dopo le esperienze con Aston Villa, Hansa Rostock e Copenaghen, il ritorno all'Orgryte e poi l'addio al calcio. 'El Gladiator' non ha più voglia di combattere: a 38 anni il centrocampista argentino ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato. Per lui Moratti non spese nulla, ma il suo acquisto non si rivelò di certo un affare, visto che il turco giocò appena 25 partite in tre anni di Serie A. L'avventura di Adan in Sardegna è durata due mesi: il 19 novembre arrivava, il 27 gennaio se ne andava. Pacco sin dal primo momento in cui mise piede in campo, viene beccato costantemente dai tifosi per il suo status da figlio di papà. La Juventus lo propone anche all'Ascoli nell'estate del 2015, ma dopo un breve periodo di prova i marchigiani lo scartano e Diagne viene ceduto a titolo definitivo all'Ujpest per 200.000 euro. L'erede di Brady (qualcuno ha provato a definirlo così) firma inspiegabilmente un contratto quinquennale con i bianconeri ed il perché di questo lungo legame rimane ancora oggi un mistero. Nell'estate del 1987, un Empoli voglioso di mantenere la categoria decide di affiancare al centravanti principe Ekstroem, il semisconosciuto croato Davor Čop. Una meteora rossonera e una leggenda nerazzurra: insieme vinceranno il titolo in Argentina. Complice un infortunio, Dodò non vedrà più il campo e nei successivi 12 mesi giocherà soltanto una volta in Coppa Italia. Nonda approda in giallorosso nell'agosto del 2005 e dopo un inizio folgorante, con tanto di doppietta al Parma alla quarta giornata, l'attaccante congolese perde progressivamente la fiducia di Spalletti, sprofondando inesorabilmente in panchina. Diventerà così parte del cda del club ed opinionista tv. Si presentò a Bogliasco in tenuta casual appena arrivato dal Cile e Delio Rossi lo accolse con queste parole: "Calciatore? Il Genoa lo pagò 4 milioni di euro, praticamente un milione a goal. Lo avevate riconosciuto qui, assieme a Beckham? Ecco le più grandi delusioni nella storia della Serie A. Le maglie della Serie A 2020/2021. Il talentuoso e fragile Marin gioca adesso all'Olympiakos, dov'è andato in cerca dell'ennesimo riscatto. Purtroppo per lui, infatti, le sei reti in amichevole col Trapani non contano. Ovviamente non c'è bisogno di specificare che questa frase non gli portò troppo bene. Cresciuto in Romania, nell'UTA Arad, Adrian Pit approda in Italia dopo una positiva esperienza in Svizzera, al Bellinzona. In Laguna non va certo meglio e così l'uruguaiano fa le valigie per tornare in Spagna, all'Osasuna. Troppo avanti con l'età ed osteggiato dai fans, non giocherà mai. A fine stagione il diritto di riscatto non venne esercitato dal Genoa e Centurion se ne tornò in Argentina prima di trasferirsi al San Paolo, in Brasile, dove si rilanciò tra buone prestazioni, sbronze in discoteca ed incidenti d'auto. A fine stagione, il Brescia finisce in B e Vonlanthen finisce nuovamente in Olanda, al NAC Breda. Oggi Nicolas (anche conosciuto come Abdul-Salam Bilal, seguendo il nome che ha preso dopo la conversione all'Islam), che nel 2018 è diventato allenatore delle giovanili del Lille specializzato negli attaccanti, attende l'uscita su Netflix di un documentario che racconterà la sua vita, prevista tra il 2020 e il 2021. La Fiorentina lo gira in prestito al Gremio al termine della stagione, per poi cederlo a titolo definitivo al San Paolo. Nel 2004 l'Inter decide di puntare su di lui, pagandolo 800.000 euro ma girandolo subito al Parma. L'affare è fatto, ma Romero al primo allenamento di Franco cambia idea: 14 miliardi? Peccato che a conti fatti si rivelerà un vero flop, non soltanto al Genoa. Senza considerare la Champions League sfiorata nel 2015 a Berlino contro il Barcellona. Nel 2007 ha appeso le scarpe al chiodo e adesso è il c.t. Infatti Carletto Ancellotti relega Henry al ruolo di esterno di centrocampo e mette le chiavi dell’attacco in mano all’argentino appena arrivato dalla Liga. Dopo aver indossato anche le maglie di Blackburn ed Amburgo, chiude la carriera nel 1999, a soli 31 anni. La Pistoiese deve affrontare il primo (e finora unico) campionato di massima divisione della propria storia. E che quei mesi di compravendite, dipendesse da lui, li cancellerebbe in un attimo. Trequartista molto tecnico, colpisce sin da subito gli osservatori europei e si ritrova ad essere ad un passo prima dal Genoa e poi dal Catania. Nel 2006 finisce al centro dello scandalo Calciopoli dichiarnado di aver ricevuto pressioni per firmare la procura in favore della Gea. E se il buongiorno si vede dal mattino, l'esordio di Caraglio nel 6-0 rifilato dalla Sampdoria al Pescara, fu già tutto un programma. Esploso nel Twente, si trasferisce all'Amburgo nel 2009 e ci resta per tre anni prima di ricevere l'irrinunciabile chiamata della Juventus. Anche se forse il … Da quel momento in poi, infatti, Okan giocò poco e nulla e venne rispedito in Turchia con spedizione gratuita dopo un campionato passato perlopiù in tribuna. Disse di voler spodestare Totti come calciatore più amato dalle donne, ma non sappiamo se ebbe successo almeno in quello. Nato a Buenos Aires nel 1986, Sebastian Leto iniziò la sua carriera con la maglia del Lanùs, conquistando in breve tempo la fiducia del Liverpool che, subito dopo la finale di Champions persa ad Atene contro il Milan, lo porta in Inghilterra. In quell'Inter lì c'erano però Ronaldo e Vieri, ma la vera rovina per Keane fu l'addio di Lippi con cui era partito bene realizzando uno splendido goal in Supercoppa Italia contro la Lazio. In una stagione con le 'Rondinelle', infatti, il buon Florin mette a segno ben 13 reti e zittisce la Gialappa's che nel frattempo gli aveva dedicato una rubrica per la sua miriade di goal sbagliati sotto porta. E' il 2010 ed Adiyiah viene inserito anche nella classifica dei migliori giocatori nati nel 1989 stilata da Don Balon. Un tantino meglio, a onor del vero, dell'altro fuoriclasse Bartelt. La sua carriera si chiuderà nel 2009, con i cileni del Palestino. See More I più grandi bidoni … Proprio in Belgio, tuttavia, Brncic ha iniziato la propria avventura da allenatore: è tuttora il tecnico del Seraing United. E' il gennaio del 2002 e la risposta granata a Zalayeta entra bene nei meccanismi di Camolese, segnando quattro reti (una alla Weah sempre contro il Verona) e contribuendo alla qualificazione della squadra al defunto Intertoto. Dopo il prestito in Serie B al Como, anche questo piuttosto infruttuoso, Brillante viene rispedito in Australia. Cosmi, però, lo manda in campo soltanto per una manciata di minuti in Coppa Italia, mentre in campionato Ma il campo lo vede solo da spettatore. Nessuno si ricorda probabilmente di questo ragazzone macedone che provò a farsi largo senza successo nell'Inter post Calciopoli, eppure di lui si diceva che potesse diventare l'erede di Ibrahimovic per caratteristiche tecniche e non solo. In Svizzera ci restò mezza stagione prima del ritorno all'Hammarby e del trasferimento al blasonato Helsingborg, dove ha confermato la sua fama da 'bomber' realizzando 2 reti in 18 presenze. Nel 2009 lascia il calcio e adesso si è reinventato dando il via ad una carriera da Dj, Dj Ruslan.
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