10. Però «in nessun ambito di vita la legge civile può sostituirsi alla coscienza né può dettare norme su ciò che esula dalla sua competenza»,90 che è quella di assicurare il bene comune delle persone, attraverso il riconoscimento e la difesa dei loro fondamentali diritti, la promozione della pace e della pubblica moralità.91 Il compito della legge civile consiste, infatti, nel garantire un'ordinata convivenza sociale nella vera giustizia, perché tutti «possiamo trascorrere una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità» (1 Tm 2, 2). È alla luce di questa verità che sant'Ireneo precisa e completa la sua esaltazione dell'uomo: «gloria di Dio» è, sì, «l'uomo che vive», ma «la vita dell'uomo consiste nella visione di Dio».27. Quando, per un tragico oscuramento della coscienza collettiva, lo scetticismo giungesse a porre in dubbio persino i principi fondamentali della legge morale, lo stesso ordinamento democratico sarebbe scosso nelle sue fondamenta, riducendosi a un puro meccanismo di regolazione empirica dei diversi e contrapposti interessi.89. Si propone così la soppressione dei neonati malformati, degli handicappati gravi, degli inabili, degli anziani, soprattutto se non autosufficienti, e dei malati terminali. Come ho ribadito più volte, sradicare la libertà dalla verità oggettiva rende impossibile fondare i diritti della persona su una solida base razionale e pone le premesse perché nella società si affermino l'arbitrio ingovernabile dei singoli o il totalitarismo mortificante del pubblico potere.126. Nell'altro, uomo o donna, si riflette Dio stesso, approdo definitivo e appagante di ogni persona. Dio si proclama Signore assoluto della vita dell'uomo, plasmato a sua immagine e somiglianza (cf. L'esaltazione della fecondità e l'attesa premurosa della vita risuonano nelle parole con cui Elisabetta gioisce per la sua gravidanza: «Il Signore... si è degnato di togliere la mia vergogna» (Lc 1, 25). Sulla Croce si rinnova e si realizza nella sua piena e definitiva perfezione il prodigio del serpente innalzato da Mosè nel deserto (cf. Ora, tutto questo in Cristo si compie e si avvera: il suo è il sangue dell'aspersione che redime, purifica e salva; è il sangue del Mediatore della Nuova Alleanza «versato per molti, in remissione dei peccati» (Mt 26, 28). Dio stesso lo ribadisce a Noè dopo il diluvio: «Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello» (Gn 9, 5). L'aborto e l'eutanasia sono dunque crimini che nessuna legge umana può pretendere di legittimare. «Domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo» (Gn 9, 5): la vita umana è sacra e inviolabile. 64, a. La vita è sempre un bene. ap. Non solo: ci promette di condurci, anime e corpi, alla vita perfetta, all'immortalità. Ne segue che, quando una legge civile legittima l'aborto o l'eutanasia cessa, per ciò stesso, di essere una vera legge civile, moralmente obbligante. Ecum. È un compito che riguarda innanzitutto i coniugi, chiamati ad essere trasmettitori della vita, sulla base di una sempre rinnovata consapevolezza del senso della generazione, come evento privilegiato nel quale si manifesta che la vita umana è un dono ricevuto per essere a sua volta donato. 81. È già un uomo colui che lo sarà».64. Ci è chiesto di amare e onorare la vita di ogni uomo e di ogni donna e di lavorare con costanza e con coraggio, perché nel nostro tempo, attraversato da troppi segni di morte, si instauri finalmente una nuova cultura della vita, frutto della cultura della verità e dell'amore. Nessun uomo, tuttavia, può scegliere arbitrariamente di vivere o di morire; di tale scelta, infatti, è padrone assoluto soltanto il Creatore, colui nel quale «viviamo, ci muoviamo ed esistiamo» (At 17, 28). READ PAPER. enc. 94. 1. Gn 1, 26-28). In una forma assolutamente unica, grida a Dio la voce del sangue di Cristo, di cui Abele nella sua innocenza è figura profetica, come ci ricorda l'autore della Lettera agli Ebrei: «Voi vi siete invece accostati al monte Sion e alla città del Dio vivente... al Mediatore della Nuova Alleanza e al sangue dell'aspersione dalla voce più eloquente di quello di Abele» (12, 22.24). Un capitolo importante della politica per la vita è costituito oggi dalla problematica demografica. Egli rispose: "Non lo so. La domanda che sgorga dal cuore dell'uomo nel confronto supremo con la sofferenza e la morte, specialmente quando è tentato di ripiegarsi nella disperazione e quasi di annientarsi in essa, è soprattutto domanda di compagnia, di solidarietà e di sostegno nella prova. Sal 139/138, 13. Nella prospettiva materialistica fin qui descritta, le relazioni interpersonali conoscono un grave impoverimento. Vat. Proprio dal contrasto tra le minacce e le insicurezze da una parte e la potenza del dono di Dio dall'altra, risplende con maggior forza la gloria che si sprigiona dalla casa di Nazaret e dalla mangiatoia di Betlemme: questa vita che nasce è salvezza per l'intera umanità (cf. Riprese: "Che hai fatto? L'uomo, immagine vivente di Dio, è voluto dal suo Creatore come re e signore. Da un lato, i singoli individui rivendicano per sé la più completa autonomia morale di scelta e chiedono che lo Stato non faccia propria e non imponga nessuna concezione etica, ma si limiti a garantire lo spazio più ampio possibile alla libertà di ciascuno, con l'unico limite esterno di non ledere lo spazio di autonomia al quale anche ogni altro cittadino ha diritto. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Quanto mai eloquente è l'insoddisfazione di cui è preda la vita dell'uomo nell'Eden fin quando il suo unico riferimento rimane il mondo vegetale e animale (cf. Ben diversa, invece, è la via dell'amore e della vera pietà, che la nostra comune umanità impone e che la fede in Cristo Redentore, morto e risorto, illumina con nuove ragioni. 25. Caino ritiene che il suo peccato non potrà ottenere perdono dal Signore e che il suo destino inevitabile sarà di doversi «nascondere lontano» da lui. È vero che non mancano casi in cui alla contraccezione e allo stesso aborto si giunge sotto la spinta di molteplici difficoltà esistenziali, che tuttavia non possono mai esonerare dallo sforzo di osservare pienamente la Legge di Dio. Ne era stato simbolo e segno anticipatore il sangue dei sacrifici dell'Antica Alleanza, con i quali Dio esprimeva la volontà di comunicare la sua vita agli uomini, purificandoli e consacrandoli (cf. Ma pur con questa diversa natura e peso morale, essi sono molto spesso in intima relazione, come frutti di una medesima pianta. Proprio nel caso dell'aborto si registra la diffusione di una terminologia ambigua, come quella di «interruzione della gravidanza», che tende a nasconderne la vera natura e ad attenuarne la gravità nell'opinione pubblica. Nel Discorso della Montagna, Gesù esige dai discepoli una giustizia superiore a quella degli scribi e dei farisei anche nel campo del rispetto della vita: «Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Questo amore, come dono sincero di sé,125 è il senso più vero della vita e della libertà della persona. È la questione ecologica — dalla preservazione degli «habitat» naturali delle diverse specie animali e delle varie forme di vita, alla «ecologia umana» propriamente detta 28 — che trova nella pagina biblica una luminosa e forte indicazione etica per una soluzione rispettosa del grande bene della vita, di ogni vita. Egli infatti ha il potere di restituirvi la vita che gli avete portato in offerta».112, «Che giova, fratelli miei se uno dice di avere la fede ma non ha le opere?» (Gc 2, 14): servire il Vangelo della vita. Ma Dio non può lasciare impunito il delitto: dal suolo su cui è stato versato, il sangue dell'ucciso esige che Egli faccia giustizia (cf. Seguendo questa stessa logica, si è giunti a negare le cure ordinarie più elementari, e perfino l'alimentazione, a bambini nati con gravi handicap o malattie. 101. 100 In Iohannis Evangelium Tractatus, 41, 10: CCL 36, 336; cf Giovanni Paolo II, Lett. Mt 5, 17): Legge e Profeti si riassumono nella regola d'oro dell'amore reciproco (cf. 2 Re 5, 7; 1 Sam 2, 6). "Tutelare l'intangibile campo dei diritti della persona umana e renderle agevole il compimento dei suoi doveri vuol essere ufficio essenziale di ogni pubblico potere". 23. Gn 1, 28), l'uomo è re e signore non solo delle cose, ma anche ed anzitutto di se stesso 39 e, in un certo senso, della vita che gli è donata e che egli puó trasmettere mediante l'opera generatrice compiuta nell'amore e nel rispetto del disegno di Dio. Queste strutture e luoghi di servizio alla vita, e tutte le altre iniziative di sostegno e solidarietà che le situazioni potranno di volta in volta suggerire, hanno bisogno di essere animate da persone generosamente disponibili e profondamente consapevoli di quanto decisivo sia il Vangelo della vita per il bene dell'individuo e della società. 96 Summa Theologiae, I-II, q. «Sono forse il guardiano di mio fratello?» (Gn 4, 9): un'idea perversa di libertà. Il Concilio Vaticano II lo definisce, insieme all'infanticidio, «delitto abominevole».54. Il Creatore ha affidato la vita dell'uomo alla sua responsabile sollecitudine, non perché ne disponga in modo arbitrario, ma perché la custodisca con saggezza e la amministri con amorevole fedeltà. 97 Ibid., I-II, q. Esse, ad esempio, potrebbero verificarsi quando, per aumentare la disponibilità di organi da trapiantare, si procedesse all'espianto degli stessi organi senza rispettare i criteri oggettivi ed adeguati di accertamento della morte del donatore. 42 Didaché, I, 1; II, 1-2; V, 1 e 3: Patres Apostolici, ed. 95. F. X. FUNK, II, 82.38 La creazione dell'uomo, 4: PG 44, 136. Il bene da compiere non si sovrappone alla vita come un peso che grava su di essa, perché la ragione stessa della vita è precisamente il bene e la vita è costruita solo mediante il compimento del bene. Gn 1, 26-27; Sal 8, 6). "«(Mt 19, 16). In comunione con tutti i Vescovi del mondo. Ecco quali sono i motivi di queste scelte. 21. Contraddizioni e rischi della vita vengono assunti pienamente da Gesù: «da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2 Cor 8, 9). Questa stessa vita, grazie al dono dello Spirito, è stata comunicata all'uomo. È la vita stessa di Dio che viene partecipata all'uomo. Nella medesima lettera, a pochi giorni dalla celebrazione del centenario dell'Enciclica Rerum novarum, attiravo l'attenzione di tutti su questa singolare analogia: «Come un secolo fa ad essere oppressa nei suoi fondamentali diritti era la classe operaia, e la Chiesa con grande coraggio ne prese le difese, proclamando i sacrosanti diritti della persona del lavoratore, così ora, quando un'altra categoria di persone è oppressa nel diritto fondamentale alla vita, la Chiesa sente di dover dare voce con immutato coraggio a chi non ha voce. All'aurora della salvezza, è la nascita di un bambino che viene proclamata come lieta notizia: «Vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore» (Lc 2, 10-11). Non meno decisiva nella formazione della coscienza è la riscoperta del legame costitutivo che unisce la libertà alla verità. 62 "Non farai perire il bambino con l'aborto, né l'ucciderai dopo che è nato": V, 2, Patres Apostolici, ed. Evangelii nuntiandi (8 dicembre 1975), 14: AAS 68 (1976), 13. Chiunque crede in Gesù ed entra in comunione con lui ha la vita eterna (cf. Grande e grave è la responsabilità degli operatori dei mass media, chiamati ad adoperarsi perché i messaggi trasmessi con tanta efficacia contribuiscano alla cultura della vita. La gravità morale dell'aborto procurato appare in tutta la sua verità se si riconosce che si tratta di un omicidio e, in particolare, se si considerano le circostanze specifiche che lo qualificano. Pacem in terris (11 aprile 1963), II: AAS 55 (1963), 273-274; la citazione interna è tratta dal Radiomessaggio della Pentecoste 1941 (1° giugno 1941) di Pio XII: AAS 33 (1941), 200. Giobbe, dal fondo del suo dolore, si ferma a contemplare l'opera di Dio nel miracoloso formarsi del suo corpo nel grembo della madre, traendone motivo di fiducia ed esprimendo la certezza dell'esistenza di un progetto divino sulla sua vita: «Le tue mani mi hanno plasmato e mi hanno fatto integro in ogni parte; vorresti ora distruggermi? Mc 4, 26-29). Iprecetti morali negativi, cioè quelli che dichiarano moralmente inaccettabile la scelta di una determinata azione, hanno un valore assoluto per la libertà umana: essi valgono sempre e comunque, senza eccezioni. L'esperienza del popolo dell'Alleanza si rinnova in quella di tutti i «poveri» che incontrano Gesù di Nazaret. È soprattutto nella vicenda dell'Esodo, fulcro dell'esperienza di fede dell'Antico Testamento, che Israele scopre quanto la sua vita sia preziosa agli occhi di Dio. Inoltre, rifiutando o dimenticando il suo fondamentale rapporto con Dio, l'uomo pensa di essere criterio e norma a se stesso e ritiene di avere il diritto di chiedere anche alla società di garantirgli possibilità e modi di decidere della propria vita in piena e totale autonomia. 77 Ibid., IV, l. c., 551. Dall’evaporazione alla condensazione, dalle precipitazioni al deflusso, la protagonista Gocciolina illustra ai bambini, in forma di fumetto, tutti i passaggi dell’eterno e affascinante “girotondo” che l’acqua compie ogni giorno. Se è vero che «l'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia»,122 si deve riconoscere che le odierne condizioni sociali, economiche e culturali rendono spesso più arduo e faticoso il compito della famiglia nel servire la vita. Gv 3, 15; 6, 40), perché da lui ascolta le uniche parole che rivelano e infondono pienezza di vita alla sua esistenza; sono le «parole di vita eterna» che Pietro riconosce nella sua confessione di fede: «Signore, da chi andremo? 74 Congregazione per la Dottrina della Fede, Istr. C'è un aspetto ancora più profondo da sottolineare: la libertà rinnega sé stessa, si autodistrugge e si dispone all'eliminazione dell'altro quando non riconosce e non rispetta più il suo costitutivo legame con la verità. Proprio in questa prospettiva ho istituito la Pontificia Accademia per la Vita con il compito di «studiare, informare e formare circa i principali problemi di biomedicina e di diritto, relativi alla promozione e alla difesa della vita, soprattutto nel diretto rapporto che essi hanno con la morale cristiana e le direttive del magistero della Chiesa».132 Uno specifico apporto dovrà venire anche dalle Università, in particolare da quellecattoliche, e dai Centri, Istituti e Comitati di bioetica.
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