800 090 319, "Mi sono reso conto che questo blog funziona dal giorno in cui mi hanno suggerito che La produttività del lavoro è più bassa negli Stati membri dell'UE che hanno aderito all'Unione nel 2004 o successivamente. Sebbene in Germania il maggior numero di regioni presenti un Pil pro capite superiore di almeno il 25 % alla media dell'UE-28, la regione in cui ha sede la capitale tedesca (Berlin) non figura tra queste. Molte di esse sono le regioni in cui ha sede la capitale nazionale o costituiscono un insieme di regioni che sono adiacenti alla capitale, mentre la grande maggioranza delle altre è raggruppata nel centro del cartogramma e comprende le regioni della Germania occidentale e meridionale, dell'Austria occidentale e dell'Italia settentrionale, oltre che della Svizzera. Il cartogramma 2 illustra gli effetti della crisi economica e finanziaria, mettendo in risalto i risultati delle regioni di livello NUTS 2 tra il 2008 e il 2014. Gli investimenti continueranno a interessare tutte le regioni, ma sono state adottate riforme che hanno modificato i livelli di sostegno in base alla seguente classificazione delle regioni: La politica regionale dell'UE è finalizzata ad aiutare ciascuna regione a sfruttare appieno le sue potenzialità attraverso un miglioramento della sua competitività e l'innalzamento del tenore di vita delle regioni più povere fino raggiungere la media UE (convergenza). "s": "MIL:IGV" }, o per acquisti di materie prime e servizi, nonché la spesa pubblica sostenuta per la promozione delle località turistiche in ciascun paese. Per quanto riguarda gli altri Stati membri, questo gruppo di 38 regioni ha incluso 11 regioni dell'Italia, 10 del Regno Unito ed entrambe le regioni irlandesi, nonché una delle due regioni slovene e Cipro (che conta come un'unica regione a questo livello di dettaglio). Anche la regione irlandese Southern and Eastern (che comprende Dublino) — anch'essa specializzata in servizi finanziari — figura tra le prime tre regioni con la più alta produttività del lavoro. 10.03 Pil ai prezzi di mercato per abitante e regione. Il sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC) definisce la metodologia per i conti nazionali nell'UE. { All'altra estremità della scala, 38 regioni in totale (in viola più scuro nel cartogramma 2) hanno registrato una flessione di almeno 10,0 punti percentuali tra il 2008 e il 2014 del rapporto tra il loro Pil pro capite e la media UE-28. Le regioni che beneficiano maggiormente dei fondi di coesione registrano un Pil pro capite medio al di sotto della soglia del 75 % della media dell'UE-28. Implementare le azioni permetterà di recuperare quota di mercato, portando il contributo del Turismo al PIL dai € 134 Miliardi del 2010 ai € 164 Miliardi nel 2020 e potrà creare ~500.000 nuovi posti di lavoro, identificati in termini prudenziali. Il ricorso a SPA permette di comparare il potere di acquisto tra regioni degli Stati membri dell'UE con valute nazionali diverse e con livelli dei prezzi differenti. { Bulgaria, Grecia, Croazia e Slovenia sono gli unici Stati membri dell'UE con più di una regione nei quali tutte le regioni di livello NUTS 2 presentano un Pil pro capite medio inferiore alla media dell'UE-28. E’ stato per conto della Commissione Europea coordinatore della rete di destinazioni turistiche europee di eccellenza EDEN. Dal grafico 2 risulta che le regioni in cui ha sede la capitale nazionale presentano spesso i livelli più elevati di reddito disponibile. Il contributo indotto misura il PIL e l’occupazione attivati dalla spesa delle persone occupate direttamente o indirettamente dalcomparto turistico. Nell'ambito dei conti regionali, la produttività del lavoro è definita come il valore aggiunto lordo in euro per occupato ai prezzi base. In Germania, il Pil pro capite medio più elevato è registrato nella regione Hamburg, mentre Berlin è l'unica tra le regioni in cui ha sede la capitale di uno Stato membro a registrare un Pil pro capite al di sotto della media nazionale. Via del Tiratoio, 1 Studio dell’Università di Venezia sul turismo ligure: “PIL in calo dell’8,7%. Nemmeno una delle regioni degli Stati membri che hanno aderito all'UE nel 2004 o successivamente ha registrato un valore aggiunto lordo per occupato superiore alla media UE-28. Sebbene tale politica interessi tutte le regioni dell'UE, la maggior parte delle risorse dei fondi strutturali è destinata alle regioni di livello NUTS 2 il cui Pil pro capite è inferiore al 75 % della media dell'UE-28. { In aggiunta a questo contributo “diretto” fornito a PIL e occupazione, il WTTC stima l’impatto complessivo del turismo, che ingloba anche gli effetti “indiretti”– che originano cioè dalle forniture di beni e servizi attivate dalle imprese dei comparti turistici – e quelli “indotti” – che invece sono generati dai consumi dei lavoratori del turismo. Alle attività turistiche sono direttamente riconducibili oltre il 5 per cento del PIL e oltre il 6 per cento degli occupati del Paese , un peso economico comparabile al dato della Spagna e superiore a quello di Francia e Germania (l’incidenza del turismo è maggiore in Portogallo e Grecia, anche in seguito alla debolezza degli altri comparti produttivi). { Da un'analisi degli Stati membri con più di due regioni emerge che le più forti disparità in termini di creazione di ricchezza tra regioni dello stesso paese si registrano all'interno del Regno Unito, poiché il Pil pro capite della regione Inner London - West è quasi otto volte più alto di quello della regione West Wales and the Valleys. Il Pil pro capite risulta essere inferiore alla media dell'UE-28 anche nei cinque altri Stati membri dell'UE che costituiscono un'unica regione a questo livello di analisi: gli Stati membri baltici, Cipro e Malta. Tutte e cinque le regioni con i più alti livelli di Pil pro capite nel 2014 sono caratterizzate da un notevole afflusso di pendolari: ad esempio, molte persone coprono ogni giorno lunghe distanze per lavorare in centro a Londra, mentre la Région de Bruxelles-Capitale/Brussels Hoofdstedelijk Gewest è relativamente piccola (ha poco più di 160 km²) e attira anch'essa un numero considerevole di pendolari dalle sue regioni circostanti. Si sono contati, una volta ordinati, i primi comuni che insieme arrivano a Il contributo indiretto misura cioè le interconnessioni con altri settori: in particolare, si tiene conto delle ricadute sugli altri settori della spesa sostenuta dai comparti turistici per investimenti (ad esempio l’acquisto di un nuovo aeroplano, la costruzione di un nuovo hotel, l’acquisto di mobilio per arredare la struttura ricettiva, ecc.) }, (Per una presentazione degli indici di variabilità spaziale si veda Novelli E. e Occelli S., 2007). "isTransparent": false, Va osservato che la base di finanziamento per il periodo di programmazione 2014–2020 è stata fissata in funzione del Pil pro capite medio durante il triennio 2007-2009. il manuale di istruzioni (in inglese)). I dati sono espressi in standard di potere di acquisto sui consumi (SPAC) che tengono conto delle differenze di prezzo tra le regioni. 50124 Firenze FI In parte esso dipende dalla struttura dell'occupazione totale e il suo valore può, ad esempio, risultare più basso per effetto di un passaggio dal lavoro a tempo pieno al lavoro a tempo parziale. Il cartogramma 5 mostra la variazione del reddito disponibile per abitante nelle regioni di livello NUTS 2 tra il 2008 e il 2013. } Le imprese che operano nel turismo sono circa 654 mila: il 12,7 per cento del totale. Si noti che il Pil pro capite non fornisce necessariamente una chiara indicazione in merito al reddito di cui dispongono sostanzialmente le famiglie, in quanto i flussi di pendolari determinano situazioni in cui i lavoratori contribuiscono al Pil di una regione (quella in cui lavorano) e al reddito familiare in un'altra regione (quella in cui vivono). Più di un quarto (21 regioni) delle 78 regioni con livelli di Pil pro capite relativamente bassi aveva un livello di produzione economica pro capite inferiore alla metà della media UE-28. In altre parole, il settore del turismo si definisce sulla base degli acquisti fatti dai visitatori. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Nel 2015 i “turisti” stranieri (turismo inbound)  hanno speso più di 48 miliardi di euro in Italia. Il cartogramma 4 fornisce una panoramica del reddito primario per abitante nelle regioni di livello NUTS 2 per 26 degli Stati membri dell'UE: non vi sono dati disponibili per il Lussemburgo e Malta. Siamo la quarta regione italiana per incidenza del turismo sul totale del PIL. Tuttavia i tassi di cambio non riflettono tutte le differenze esistenti tra i livelli dei prezzi dei vari paesi o delle varie regioni. scheda relativa ai modelli di pendolarismo. I dati dell’ufficio statistico Ue riguardano il prodotto interno lordo europeo, che tiene conto delle misure restrittive messe in atto per contenere la pandemia da Coronavirus. 10.06 Valore aggiunto ai prezzi base a prezzi correnti per branca di attività economica e provincia "colorTheme": "light", Fatta 100 la media nazionale, tra il 1999 e il 2017, è ancora la Basilicata la regione che ha fatto meglio per indice del Pil per abitante: da 74,7 è passata a 80,3. Tale comunicazione mira a rafforzare il legame tra investimenti, riforme strutturali e responsabilità di bilancio. Al contrario, e ancora una volta escludendo le regioni in cui ha sede la capitale nazionale, le maggiori variazioni in termini di reddito disponibile per abitante tra le regioni di uno stesso Stato membro dell'UE si registrano in Italia, Francia e Spagna. Nel 2015 il valore aggiunto determinato dal turismo è stato di 87.823 milioni di euro, pari a quasi il 6% del valore aggiunto dell’Italia (dalla Tavola 1.1 sotto, si evince che il dato preciso è 5,9%). Le due regioni bulgare Severozapaden e Yuzhen tsentralen e la regione insulare francese Mayotte presentano i più bassi livelli di Pil pro capite medio nell'UE e ciascuna di queste regioni ha un livello di produzione pro capite che è inferiore a un terzo della media dell'UE-28. Al contrario, l'impatto della crisi finanziaria ed economica ha fatto sì che nel 2014 il Pil pro capite scendesse al di sotto della media dell'UE-28 in diverse regioni NUTS 2 nelle quali si era precedentemente (nel 2008) attestato su valori superiori alla media: questa fattispecie si è registrata in quattro regioni britanniche, tre regioni olandesi, due regioni per paese in Grecia, Italia e Finlandia, e una regione per paese in Spagna, Cipro (che è una regione a questo livello di dettaglio), Slovenia e Svezia. Prezzo confronto punto per regione, con prezzo medio globale è anche considerato nello studio. Il declino economico più rapido rispetto alla media dell'UE-28 nel periodo 2008-2014 tra le regioni di livello NUTS 2 dell'UE è stato registrato in tre regioni greche (Attiki, Notio Aigaio e Ionia Nisia), in cui il Pil pro capite è sceso di oltre 26,0 punti percentuali rispetto alla media dell'UE-28. La presente scheda rientra in una serie di schede statistiche basate sull'annuario regionale di Eurostat. In 64 regioni di livello NUTS 2 (in viola più scuro nel cartogramma 3) il valore aggiunto lordo per occupato è risultato inferiore a tre quarti della media UE-28 nel 2014. In effetti, il reddito disponibile per abitante della maggior parte delle regioni è solitamente inferiore al corrispondente dato del reddito primario per abitante, in conseguenza dell'intervento dello Stato (ridistribuzione). Con l’applicazione ... 2.5.1 PIL per grandi regioni 2.5.2 prezzo delle materie prime in dollari: Evolution. Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. Crisi: dal 2007 il Pil pro capite medio degli italiani è sceso del 10,8%, in calo anche il numero degli occupati. Servendosi delle PPA (anziché di tassi di cambio di mercato), tali indicatori sono convertiti in una valuta comune artificiale denominata standard di potere d'acquisto (SPA). } Di queste 21 regioni, 19 sono situate nell'Europa orientale e appartengono a quattro Stati membri: cinque regioni per paese alla Bulgaria, alla Polonia e alla Romania e quattro regioni all'Ungheria. }, Il Pil è usato per analizzare i risultati e i cicli economici (recessione, ripresa e boom economico). In autunno è di nuovo crollo turismo: a ottobre meno 70 per cento. Il valore aggiunto turistico italiano è pari a 182, 8 miliardi di euro, il 12,2 per cento del Pil complessivo. Esso garantisce l'elaborazione di statistiche coerenti, comparabili, attendibili e aggiornate sulle economie degli Stati membri dell'UE. }, Sette regioni, oltre a Inner London - West, erano britanniche, localizzate principalmente nel sud-est dell'Inghilterra, con una regione in Scozia (North Eastern Scotland). Il turismo in quanto tale non è contemplato dalle nomenclature della statistica e dei conti economici nazionali. Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. Le zone caratterizzate da un elevato numero di pendolari in entrata presentano spesso un Pil pro capite regionale estremamente elevato (se confrontato con le regioni circostanti). Nuovi avvisi rivolti ai non già beneficiari di analogo contributo regionale. A metà dicembre (2018) si è tenuto un convegno sul turismo in Italia presso la Banca d’Italia i cui atti contengono moltissime informazioni interessanti. Il PIL italiano regione per regione: il Sud cresce la metà del Nord I dati di Prometeia che risalgono al luglio scorso mostrano una serie di paradossi della crescita complessiva che la media del pollo di Trilussa teneva in qualche modo nascosti "Una nuova legge per raggiungere traguardi importanti, quali i 50 milioni di presenze turistiche e l'aumento dell'apporto al Pil regionale del comparto turistico". I campi obbligatori sono contrassegnati *. In teoria, per misurare la produttività del lavoro a livello regionale si dovrebbe tenere conto del numero complessivo delle ore lavorate (anziché considerare soltanto il numero degli occupati), ma i relativi dati sono attualmente incompleti per diversi Stati membri dell'UE. You also have the option to opt-out of these cookies. "width": "270", Nel 2013 erano 52 le regioni che registravano un reddito primario per abitante pari ad almeno 22 500 SPAC. Per ovviare a tale inconveniente, il Pil può essere convertito utilizzando fattori di conversione noti come parità di potere d'acquisto (PPA). Per tipo Turismo Generale. Turismo d’arte in area urbana. Il SEC 2010 definisce una metodologia armonizzata da utilizzare per la compilazione dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea. L’assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda, Lara Magoni, ha aperto i lavori del Tavolo regionale per le politiche turistiche e dell’attrattività, cui hanno preso parte le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore, come previsto dalla legge regionale del turismo. Le maggiori contrazioni del reddito disponibile sono state registrate in alcuni degli Stati membri dell'UE maggiormente colpiti dalla crisi economica e finanziaria. Le differenze regione per regione. regioni meno sviluppate (Pil < 75 % della media UE-27); regioni in transizione (Pil tra il 75 % e il 90 % della media UE-27); regioni più sviluppate (Pil > 90 % della media UE-27). Per chi non ha tempo di leggere per intero il post, il dato di oltre il 5 percento del PIL (5,5 per l’esattezza) si riferisce al cosiddetto impatto diretto della spesa dei turisti sull’economia di un paese, stimato con la metodologia del conto satellite del turismo dal WTTC per il 2017. L'importanza economica del turismo internazionale può essere misurata analizzando il rapporto fra i proventi dei viaggi all'estero e il PIL. Tel. Se la media nasconde importanti verità: analisi dei Pil regionali durante la crisi ; Fondi Ue 2000-2014: al Sud il 67,9% delle risorse. Il Pil pro capite medio non fornisce alcuna indicazione in merito alla distribuzione della ricchezza tra i diversi gruppi della popolazione nella stessa regione, né misura il reddito di cui dispongono sostanzialmente le famiglie di una regione, in quanto i flussi di pendolari determinano situazioni in cui i lavoratori contribuiscono al Pil di una regione (quella in cui lavorano) e al reddito familiare in un'altra regione (quella in cui vivono). Per il periodo 2014–2020 si è proceduto a un riequilibrio della politica di coesione dell'UE con l'obiettivo di produrre il massimo impatto sulla crescita e sull'occupazione. These cookies do not store any personal information. Nel 2014 la Commissione europea si è posta come obiettivo prioritario "la promozione dell'occupazione, della crescita e degli investimenti". { "showChart": false, - Pubblicità -. L'incidenza del turismo in Emilia Romagna, rispetto al totale del valore aggiunto, è del 12,3 per … Tra le regioni di livello NUTS 2 dell'UE la crescita economica più rapida rispetto alla media UE-28 nel periodo 2008-2014 è stata registrata dalla regione polacca Mazowieckie, che comprende la capitale Varsavia. Se le regioni che hanno registrato un'espansione rapida — indicate in blu più scuro — sono situate principalmente in Polonia (7 delle sue 16 regioni), Austria (3 delle sue 9 regioni), Germania (12 delle sue 38 regioni), Lituania e Lussemburgo (entrambi un'unica regione a questo livello di dettaglio), il Pil pro capite espresso quale percentuale della media dell'UE-28 è aumentato di oltre 10,0 punti percentuali anche nelle regioni Nyugat-Dunántúl (Ungheria), Sud-Est (Romania) , Bratislavský kraj (Slovacchia) e Inner London - East. "s": "NASDAQ:BKNG" Inoltre, si stima che per ogni 100 euro di spesa sostenuta dai turisti in Liguria viene attivato all’interno della regione stessa un PIL pari a 59 euro (66 euro nel 2018) ed in particolare 64 euro attivato dai turisti in strutture ricettive e … Al di fuori delle regioni in cui ha sede la capitale nazionale, si è rilevata una distribuzione relativamente uniforme del reddito disponibile tra le regioni della maggior parte degli Stati membri dell'UE. Le regioni in cui ha sede la capitale di Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Irlanda, Francia, Croazia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Svezia sono le uniche regioni di questi Stati membri in cui nel 2014 il Pil pro capite era superiore alla media nazionale. Si può osservare come, nonostante i forti divari tra i livelli medi del Pil pro capite delle regioni di alcuni Stati membri dell'UE, nel periodo 2008-2014 le variazioni in termini di attività economiche siano state relativamente uniformi. Analisi dello sviluppo economico regionale nel tempo, Promuovere l'occupazione, la crescita e gli investimenti, Fonte dei dati per i grafici e i cartogrammi (MS Excel), Ulteriori informazioni di Eurostat, tavole principali e banca dati, Stati membri che hanno aderito all'UE nel 2004 o successivamente, standard di potere di acquisto sui consumi (SPAC), sistema europeo dei conti nazionali e regionali (SEC), relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell'Unione europea, Non solo Pil: misurare il progresso in un mondo in cambiamento, riequilibrio della politica di coesione dell'UE, Economy and finance statistics introduced, European system of national and regional accounts - ESA 2010, GDP per capita, consumption per capita and price level indices, Regional statistics by NUTS classification (reg), Gross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 2 regions, European Commission — Regional and Urban Policy — Cohesion policy data, https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php?title=Archive:Pil_a_livello_regionale&oldid=366847. È seguita una rapida riduzione delle attività nel 2009 e si è dovuto attendere il 2011 perché il livello medio del Pil pro capite tornasse (leggermente) al di sopra del suo valore massimo precedente alla crisi. Il valore aggiunto lordo ai prezzi base è la voce a saldo del conto della produzione dei conti nazionali ed è definito come la differenza tra la produzione ai prezzi base e i consumi intermedi ai prezzi di acquisto. Nel 2014 il Pil a prezzi di mercato dell'UE-28 ammontava a 14 000 miliardi di EUR, pari a un livello medio pro capite di circa 27 500 standard di potere d'acquisto (SPA). Il grafico 1 presenta un'analisi della distribuzione regionale del Pil pro capite nel 2014 in un'ottica differente. Elevati livelli di reddito primario in molte regioni della Germania e, più in generale, nelle capitali nazionali o nei loro dintorni. Il Pil costituisce inoltre un importante indicatore sotto il profilo politico, assumendo un'importanza fondamentale ai fini della determinazione dell'entità del contributo al bilancio UE dei singoli Stati membri, mentre le medie triennali del Pil sono utilizzate per decidere quali regioni sono ammesse a beneficiare del sostegno dei fondi strutturali dell'Unione. Anche l’impatto complessivo sull’occupazione è molto rilevante nel nostro Paese: al settore erano complessivamente riconducibili quasi 3,4 milioni di posti di lavoro, pari al 15 per cento del totale (circa il 10 per cento in media nel mondo). "s": "LSE:IHG" { Quasi tutte le 21 regioni dell'UE nelle quali il Pil pro capite è inferiore alla metà della media dell'UE-28 sono situate nell'Europa orientale. I maggiori incrementi del reddito disponibile tra tutte le regioni di livello NUTS 2 per le quali sono disponibili dati si sono registrati per la regione Mazowieckie in cui ha sede la capitale nazionale polacca e la regione rumena di Vest. I settori che presentano una più elevata incidenza del turismo sono i servizi di alloggio, il trasporto aereo e le agenzie di viaggio. In Repubblica ceca, Irlanda, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, la regione in cui ha sede la capitale nazionale risulta essere l'unica regione nella quale il Pil pro capite è superiore alla media dell'UE-28. Il portale per la gestione del turismo. Considerando anche queste componenti, si giunge a un totale del consumo turistico interno (cioè in Italia) pari, nel 2015, a più di 146 miliardi di euro. Le disparità regionali sono imputabili a molti fattori, tra cui la lontananza geografica o la bassa densità demografica, i cambiamenti socioeconomici o il retaggio dei sistemi economici precedenti. Tra queste, vi sono 46 regioni nelle quali tale rapporto è inferiore alla metà della media dell'UE-28: si tratta di regioni che vanno da due degli Stati membri baltici (Lettonia e Lituania, ciascuno di essi considerato come un'unica regione a questo livello di dettaglio) alle regioni orientali dell'UE.
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