Kierkegaard vive e scrive sotto il segno di questa incertezza: di fronte ad ogni alternativa, Kierkegaard si è sentito paralizzato per le infinite possibilità che gli si prospettavano. La possibilità è il modo di essere dell’esistenza umana: l’uomo è inevitabilmente posto di fronte a infinite alternative, rispetto alle quali può decidere di essere, ma anche di non-essere, di annullarsi. Looks like you’ve clipped this slide to already. We use your LinkedIn profile and activity data to personalize ads and to show you more relevant ads. Del resto la realtà ultima dell’uomo è anche nel cuore dell’insegnamento del cristianesimo che non si rivolge mai all’uomo in generale, ma tende ad instaurare un rapporto strettissimo tra il singolo e Dio. Per Kierkegaard l’uomo vive in una irrimediabile condizione di angoscia e disperazione, una sorta di malattia mortale. Il filosofo non vede ciò come un nostro vantaggio, ma pone l’accento sul carattere rischioso della nostra vita, che, costellata da diverse possibilità, presuppone il fatto che noi compiamo continuamente delle scelte . Qualunque possibilità implica la minaccia del nulla. Il suo essere è un poter Kierkegaard la collega con il principio dell’infinità o dell’onnipotenza del possibile, principio che egli esprime dicendo : «Nel possibile, tutto è possibile». Ogni possibilità che entri a costituire l’esistenza umana, dice Kierkegaard, oltre che possibilità-che-sì è sempre anche L'esistenza come possibilità e fede Una caratteristica principale di Kierkegaard è di ricondurre l'esistenza umana alle categorie della possibilità e della fede. La vertigine della libertà davanti alle infinite possibilità Il sentimento che Novecento prova alla vista di New York è quello che Søren Kierkegaard ha definita come angoscia. La libertà è scelta. L’unica cosa che importa è non fallire la propria esistenza (scelte esistenziali del singolo uomo). Slideshare uses cookies to improve functionality and performance, and to provide you with relevant advertising. Agli occhi di Kierkegaard, a ogni piccola scelta corrisponde una gigantesca rinuncia: la rinuncia alle infinite altre possibilità che non si sono scelte in virtù di quell’unica che si è deciso di seguire. Ogni possibilità che entri a costituire l’esistenza umana, dice Kierkegaard, oltre che possibilità-che-sì è sempre anche possibilità … L’esistenza per Kierkegaard deve essere intesa come possibilità di scelta tra varie vite, e proprio questa possibilità è un ciclone che possiede l’uomo. Kierkegaard 1. Conseguenze della riduzione delle infinite possibilità analizzate dal punto di vista umanistico e scientifico (estratto semplificato della mia tesina di maturità). Kierkegaard Elabora la filosofia del singolo, del singolo uomo di fronte alla sua esistenza. La possibilità, non è da intendersi solo in senso positivo, cioè possibilità di fare cioè di riuscire a fare, la possibilità di costruire la propria vita, ma è anche la possibilità di non riuscire a fare, la possibilità di un fallimento, e così via Per Kierkegaard la libertà può quindi essere considerata in due modalità differenti: da un lato come esperienza costante dell’angoscia e, dall’altro, come possibile possibilità … CC Attribution-NonCommercial-NoDerivs License, 1. A suo giudizio, l'angoscia non è un sentimento che Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Gioia Salvatori L’angoscia, inoltre, costituisce il presupposto del peccato. ● Disperazione e fede. You can change your ad preferences anytime. (Copenaghen 1813-1855) Nel momento in cui l'uomo attua una scelta, si trova nell a preoccupante situazione di doversi scegliere tra infinite possibilità e La disperazione può essere eliminata dalla distrazione, ma può anche essere assunta, cioè scelta, e allora si rientra nel campo dell’etica: ciò che caratterizza l’etica è infatti la scelta. Appare ora un’altra categoria che caratterizza l’esteta: la disperazione, nata dal fatto che l’esteta è sempre al vertice delle infinite possibilità, può essere tutto ma non è niente. La vita di ogni uomo è caratterizzata da una serie di possibilità, tra le quali l’uomo stesso deve scegliere; la possibilità è per Kierkegaarduna caratteristica negativa della vita umana, in quanto nasconde dietro di sè quella che lui chiama “ minaccia del nulla ”: perchè ogni possibilità esclude tutte le altre, una volta scelta una di esse, tutte le altre diventano impraticabili. La prima caratteristica della personalità di Kierkegaard è il tentativo di ricondurre la comprensione dell’esistenza umana alla categoria della possibilità. Di qui l’”angoscia”: in noi abita sempre il presentimento, la minaccia del nulla. Ma nell’angoscia l’uomo scopre la possibilità della libertà come propria essenza. Questa la legenda per navigare tra i contenuti tramite tastiera. Kierkegaard è la parola “possibilità”: l’uomo è continua e infinita possibilità. Soggettività e possibilità in Kierkegaard A Hegel interessano solo i “generi” (termine aristotelico) ossia il concetto di uomo, non i singoli uomini. Kierkegaard, al contrario, scopre sulla sua pelle e mette in luce, con un’enfasi mai proposta prima in filosofia, il carattere negativo e paralizzante della possibilità come tale. Prof. Francesco Baldassarre See our User Agreement and Privacy Policy. ● Libertà e angoscia La libertà è per Kierkegaard «infinita possibilità di potere», ovvero possibilità di scegliere tra molteplici (se non addirittura infinite) possibilità. Slideshare uses cookies to improve functionality and performance, and to provide you with relevant advertising. Kierkegaard mette in luce il carattere negativo di ogni possibilità che entri a costituire l’esistenza umana. ● La critica ad Hegel La scelta in Kierkegaard è vista sia in modo positivo, sia in Per questo principio, ogni possibilità favorevole all’uomo è annientata dall’infinito numero delle possibilità sfavorevoli. Prof. Francesco Baldassarre Søren Kierkegaard Il filosofo danese Kierkegaard, però, è anche il filosofo del paradosso, dunque lui non solo ci prospetta tutte le infinite possibilità della vita, il percorso che l’uomo compie: ci insegna soprattutto che la vita è fatta di scelte, tra varie possibilità, ma tutte – e qui sta il paradosso – vere, nessuna delle vie è falsa, tutte possiedono la loro autenticità, i loro pregi e difetti, e tutte non sono altro che propensioni dello … L'esistenza come possibilità e fede Clipping is a handy way to collect important slides you want to go back to later. Now customize the name of a clipboard to store your clips. Ogni nostra scelta è la tomba delle nostre possibilità. Kierkegaard è la parola “possibilità”: l’uomo è continua e infinita possibilità. Start studying FILOSOFIA - Kierkegaard. Allora Kierkegaard distingue tre possibilità di scelta: quella dell’esistenza estetica, etica o religiosa che si presentano al singolo come opzioni tra le quali egli può orientarsi, ma l’una esclude le altre cosicché, non c’è sintesi come Adamo ed Eva avevano la possibilità di scegliere: mangiare la mela o non Kierkegaard vive e scrive sotto il segno di questa incertezza: di fronte ad ogni alternativa, Kierkegaard si è sentito paralizzato per le infinite possibilità che gli si prospettavano. L'uomo scorge dentro di sé, contemplando le infinite possibilità, prima della scelta, che egli è nulla. D i fronte alla scelta ci sentiamo spesso paralizzati perché abbiamo paura delle conseguenze che quest’ultima determinerà. I link principali corrispondenti alle varie sezioni del giornale sono stati associati a tasti di scelta rapida da tastiera. If you continue browsing the site, you agree to the use of cookies on this website. Times New Roman Arial Wingdings Calibri Symbol Capsule 1_Capsule Søren Kierkegaard Søren Kierkegaard (1813-1855) Filosofia e scelta esistenziale L’esistenza come possibilità Verità e comunicazione Critica di Hegel La vita estetica Mappa concettuale della filosofia di kierkegaard, No public clipboards found for this slide. Senza dubbio, sulla scelta, sul sostrato che la sostiene, ovvero quell’atto decisionale per cui preferiamo una cosa rispetto ad altre infinite possibilità. La lezione che si riallaccia ormai al suo nome è che un’ontologia completa … Di qui l’”angoscia”: in noi abita sempre il presentimento, la minaccia del nulla. If you continue browsing the site, you agree to the use of cookies on this website. P.Iva 06382641006, Filosofia | Immanuel Kant, Critica della Ragion Pura, Filosofia | Immanuel Kant: Critica della Ragion Pratica e Critica del Giudizio, Filosofia | L'Idealismo, Fichte e Schelling, Filosofia | Hegel: la fenomenologia dello spirito. Ma è proprio da questa condizione umana che nasce il peccato originale. A suo giudizio, l’angoscia non è un sentimento che Per Kierkegaard libertà vuol dire possibilità di scegliere tra varie alternative. Il podcast è stato scritto da Tiziana Scalabrin e Paolo Pecere, Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Daniele Parisi Il podcast è stato scritto da Paolo Pecere e Beatrice Latella, Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Luisa Merloni Il podcast è stato scritto da Beatrice Latella e Paolo Pecere, Podcast di filosofia per l'esame di maturità letto da Alessandra Chieli Il podcast è stato scritto da Simona Menicocci e Paolo Pecere, Benvenuto in RaiPlay Radio. See our Privacy Policy and User Agreement for details. L’angoscia, come Kierkegaard esprime ne Il concetto dell’angoscia, è intesa come rapporto dell’io con il mondo. Noi non siamo massa, ma singoli che si scoprono di essere liberi di progettare il proprio destino, liberi di scegliere fra infinite possibilità. Søren Kierkegaard Kierkegaard ne mette in luce, con un’enfasi mai proposta prima in filosofia, il carattere negativo e paralizzante. © RAI 2014 - tutti i diritti riservati. Scrive Étienne Gilson (1884-1978): «il merito di Kierkegaard fu anzitutto di dire qualcosa di originale, ma di dirlo con tale accento che non si potrà mai dimenticarlo dopo di lui. Un sentimento che per il filosofo danese si scatena quando l’uomo, l’io, si mette in rapporto con il mondo e diventa cosciente della libertà delle possibilità . Qualunque possibilità, infatti, oltre che “possibilità-che-sì” è sempre anche “possibilità-che-non”, ossia che ciò che sarebbe possibile non sia: qualunque possibilità, in altre parole, implica la minaccia del nulla. Esiste, quindi, un nesso intrinseco tra responsabilità e scelta. Kierkegaard scopre il carattere negativo di ogni possibile che entri a costituire l’esistenza umana. Nella visione di Kierkegaard l’esistenza umana non è qualcosa di certo e stabile, non ha nulla di scontato o di garantito, ma è fatta da un’insieme di possibilità.
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